Materiale necessario per la doccia all’aperto:

• Doccia da giardino Miogarden
• Tubo da giardino (20 m) con raccordi
• Raccordo acqua-stop per tubo
• 2 confezioni di fascette stringitubo
• Foglio copertura
• Cazzuola da muratore
• Recipiente per miscelare il calcestruzzo, per es. vasca per malta
• 2 confezioni di calcestruzzo Easy fix da 25 kg
• Bicchiere graduato (1 l)
• Vaso in calcestruzzo e pietra
• 3 barre filettate M5
• Filo di ferro da giardino
• Protezione per le vie respiratorie
• Guanti usa e getta

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Materiale necessario per il paravento:

• 12 listelli grezzi per tetti da 2,5 m
• 2 fendivista in bambù Beach (ognuno da 1 x 3 m)
• 1 confezione di viti 4 x 25 mm
• 1 confezione di viti 4 x 50 mm
• 8 staffe in metallo
• 3 cerniere
• Tronchese a taglio laterale
• Otoprotettori
• Guanti da lavoro
• Occhiali protettivi
• Metro e matita

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Attrezzatura

• Sega per metallo
• Avvitatore ad accumulatore
• Seghetto alternativo
• Levigatrice roto-orbitale (grana 120)

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Istruzioni

Passo 1: preparare il vaso e il tubo

Abbiamo deciso di lavorare con un vaso in calcestruzzo già pronto nel quale inserire poi direttamente e cementare i tubi e il piedistallo della doccia. Così ci risparmiamo la fatica di costruire l’involucro esterno. Ovviamente vanno bene anche altri recipienti, per es. un vaso in terracotta o in materia sintetica. All’insegna del motto upcycling si può usare anche un vaso vecchio.

Innanzitutto prendiamo il tubo inferiore della doccia da giardino, lo inseriamo nel fissaggio del piedistallo e serriamo il bloccaggio. Quindi posizioniamo il tutto al centro del vaso. A questo punto prendiamo le barre filettate, che fungeranno poi da supporto per il tubo della doccia in una sorta di intreccio a stretto contatto, stabilizzandolo nel vaso.

Per preparare l’intreccio tracciamo la lunghezza necessaria delle barre affinché entrino nel vaso. Ci occorrono due stabilizzatori ad altezze diverse. Per evitare che durante la cementazione il tubo si sposti, conviene usare tre barre per ogni stabilizzatore. Se il vaso è conico, le barre inferiori devono essere più corte.

Seghiamo le barre sui punti segnati con la sega per metallo e controlliamo se vanno bene. Per il primo stabilizzatore prendiamo le 3 barre e le fissiamo direttamente sul tubo. L’ideale è incrociare le barre e avvolgerle con il filo finché il tutto tiene. Ripetiamo l’operazione alla seconda altezza. A questo punto dovrebbe esserci la stabilità necessaria affinché il tubo stia dritto nel vaso. Siamo pronti per cementare!

Passo 2: cementare

Se il vaso ha uno o più fori sul fondo conviene coprirli con una pietra adatta, altrimenti il calcestruzzo fuoriesce.

Mettiamo sotto il vaso un foglio di plastica per non sporcare intorno durante la cementazione. Non si sa mai! Uno schizzo può scappare inavvertitamente oppure la pietra sul fondo del vaso può risultare insufficiente a garantirne l’ermeticità.

Per semplificare l’operazione abbiamo scelto il calcestruzzo Easy Fix. Cemento e sabbia sono già premiscelate; non bisogna fare altro che miscelare il calcestruzzo con l’acqua.

Quindi versiamo nella grande vasca per malta la miscela di calcestruzzo, nel nostro caso circa 30 kg. Conviene non miscelare troppo calcestruzzo tutto in una volta. Se necessario se ne può produrre man mano. Consiglio: siccome si produce molta polvere, è bene indossare occhiali protettivi, guanti e, per proteggere le vie respiratorie, una mascherina.

Sulla confezione c’è scritto quanta acqua aggiungere. Mescolare bene l’acqua con il calcestruzzo: non deve più esserci calcestruzzo secco.

Quando tutto è ben miscelato, armati di cazzuola mettiamo il calcestruzzo nel vaso. Meglio fare questo lavoro in due. Scuotendo un po’ il vaso, il calcestruzzo si distribuisce uniformemente.

Importante: accertarsi sempre che il tubo della doccia sia al centro del vaso e diritto.

Il vaso deve essere riempito fino al bordo. Alla fine bisogna scuotere ancora una volta il vaso per far fuoriuscire l’aria dal calcestruzzo. È possibile rimuovere eventuali bolle spianandole con le dita.

Passo 3: lasciare indurire

Se necessario raddrizzare ancora una volta il tubo in questa fase di costruzione; poco dopo non sarà più possibile. Infatti, dopo 2 ore circa di essiccamento del calcestruzzo non si potrà più spostare il tubo. L’indurimento completo richiede però diversi giorni.

Passo 4: costruire il tubo riscaldante

Siccome sulla terrazza disponiamo soltanto di acqua fredda e non vogliamo fare sempre la doccia fredda, realizziamo anche una sorta di impianto di riscaldamento. Come fonte di energia ricorriamo al sole per riscaldare l’acqua nel tubo prima di farci la doccia.

Per immagazzinare la maggior quantità possibile di calore solare, arrotoliamo il tubo dell’acqua a mo’ di chiocciola piatta e lo fissiamo con fascette stringitubo. Per assicurare la stabilità necessaria conviene non lesinare con le fascette stringitubo.

Attenzione: bisogna prevedere una lunghezza del tubo piuttosto abbondante per collegarlo alla doccia affinché il tubo riscaldante possa stare in un luogo soleggiato. Infatti la quantità di acqua calda a disposizione dipenderà dalla riserva d’acqua nel tubo.

Passo 5: preparare il legno e tagliarlo su misura per il paravento

Il grande vantaggio di un paravento «fai da te» è la completa adattabilità alle varie tipologie di spazio tanto da poter costruire un bel fendivista anche per un piccolo balcone di città!

Per una parete laterale del paravento prendiamo la nostra stuoia di bambù che dobbiamo inserire tra due telai di legno. Per questi telai ci occorrono 4 listelli trasversali e 4 listelli longitudinali per ogni parete laterale. Per le dimensioni ci basiamo sulle stuoie di bambù. Abbiamo scelto stuoie da 1 x 2 m. Affinché le stuoie di bambù inserite nel telaio restino fissate saldamente, i listelli trasversali devono misurare 92,4 cm (1 m di larghezza stuoia meno 2 x larghezza listello (4,8 cm) + 2 cm di riserva). I 202 cm dei listelli longitudinali sono così calcolati: 2 m di lunghezza stuoia + 2 cm di riserva.

A questo punto è possibile segnare le misure su tutti i listelli e indossare otoprotettori e guanti per iniziare a tagliare a misura i listelli con il seghetto alternativo.

Passo 6: costruire il telaio

Adagiare a terra un telaio e preparare una staffa per ogni angolo.

Con un avvitatore ad accumulatore e le viti adatte uniamo i listelli trasversali e longitudinali.

Passo 7: tagliare a misura la stuoia e inserirla

Nel primo telaio mettiamo ora la stuoia fendivista. Per la grandezza del paravento che vogliamo costruire, la nostra stuoia risulta di 1 m troppo lunga.

Con il tronchese a taglio laterale tagliamo quindi i fili della stuoia. Occorre prestare attenzione e lasciare comunque il filo un po’ più lungo per attorcigliare le estremità e fissare l’ultimo montante della stuoia.

I fili attorcigliati li mettiamo all’interno evitando così che sporgano poi dal telaio.

A questo punto, se tutto è a posto adagiamo i listelli per il secondo telaio sulla stuoia sopra il telaio già fissato con viti. Allineiamo il tutto e con l’avvitatore ad accumulatore fissiamo insieme le parti. La stuoia va inserita e fissata tra i listelli. Per farlo usiamo le viti lunghe esercitando pressione (l’ideale è che qualcuno si metta in piedi sul listello).

Passo 8: costruire e collegare altri telai

Vogliamo collegare due pareti laterali con cerniere. A tal fine costruiamo una seconda parete laterale ripetendo i passi da 5 a 7 con materiale nuovo.

Poi affianchiamo le due pareti laterali mantenendole distanziate di circa 4 mm.

A questo punto posizioniamo in linea le 3 cerniere e le fissiamo alle due pareti laterali con l’avvitatore ad accumulatore e le viti corte.

Passo 9: operazioni finali

Per evitare di ferirci le dita con schegge di legno spostando il paravento, carteggiamo un po’ i telai. L’ideale è usare la levigatrice roto-orbitale e carta abrasiva da 120. Ovviamente si può carteggiare anche a mano con blocco abrasivo e carta abrasiva. Le stuoie di bambù, essendo previste per l’uso in ambienti esterni, sono abbastanza resistenti agli agenti atmosferici. Dopo la doccia, l’importante è lasciar asciugare completamente al sole il paravento. Per renderlo più resistente e quindi sfruttarlo più a lungo è possibile verniciarlo con un’apposita vernice protettiva.

Ecco fatto! Il paravento è pronto. Chi non intende cimentarsi nella costruzione del paravento, può sceglierne uno fra i numerosi modelli pronti dell’assortimento Do it + Garden.

Seguendo le istruzioni del produttore montiamo la doccia sul tubo cementato e colleghiamo il tubo dell’acqua.

Il paravento lo posizioniamo intorno alla doccia come più ci piace. Ed eccola! La nostra doccia da esterno DIY con paravento selfmade! Già pregustiamo la gioia di rinfrescarci nelle calde giornate estive. Speriamo vivamente che riuscirai anche tu a costruirne una seguendo le nostre istruzioni! Pronti, partenza, refrigerio!

DO IT. IL TEST.

Testiamo se le istruzioni funzionano! Riusciranno i due fan del Do it + Garden Anja e Roly a costruire una fantastica doccia all’aperto DIY? Ecco il risultato: