Piante rampicanti per proteggere da sguardi indiscreti

Le piante rampicanti che crescono velocemente creano un perfetto pannello fendivista sulla terrazza o sul balcone. Anche le recinzioni o le spalliere decorative possono essere ricoperte temporaneamente di un manto verde con graziose piante rampicanti. Con i consigli adatti per la cura riuscirai sicuramente a ottenere una cortina di fiori dai colori vivaci!

Di Carmen

Età: 10 anni Onere: 2ore

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Piante rampicanti per ogni luogo

Protetti da una cortina verde sul balcone ci si gode meglio la propria privacy. La scelta di piante rampicanti annuali o pluriannuali non è rilevante. L’importante è fare attenzione al luogo adatto.

Un luogo caldo e soleggiato

La dipladenia (Mandevilla) annuale è davvero una piante a fioritura continua e ricopre a gran velocità la spalliera o la ringhiera del balcone. Anche le sue foglie lucide sono molto decorative.

La passiflora (Passiflora caerulea) viene spesso proposta come pianta da appartamento, ma trapiantandola all’esterno si arrampica rapidamente sull’intera spalliera. I fiori esotici sono una delizia per gli occhi e attirano ogni sguardo. Nelle regioni dal clima molto mite e in un luogo riparato (per esempio lungo un muro della casa) la passiflora resiste all’aperto anche durante l’inverno.

Fiori di passiflora

Un luogo da soleggiato a semiombreggiato

La thunbergia, nota anche come la «Susanna dagli occhi neri», è una pianta rampicante annuale che fiorisce da maggio a ottobre. Cresce bene sia in luoghi soleggiati sia semiombreggiati. Non tollera però i posti ventosi. Deve essere innaffiata regolarmente, perché, se la zolla di terra con le radici si asciuga troppo, le foglie e i fiori delicati appassiscono subito.

Un luogo semiombreggiato o ombreggiato

Con il suo aspetto pittoresco, la clematis pluriennale è adatta per luoghi semiombreggiati o ombreggiati e, a differenza delle specie annuali, diventa più grande e più folta ad ogni nuova stagione. I fiori vistosi variano e possono essere grandi come il palmo della mano (Clematis ibrida) o piccoli e dalla corolla incurvata (Clematis viticella, vitalba o campaniflora). Anche le foglie e l’altezza che può raggiungere la pianta variano molto.

Se non viene potata, la Clematis montana può ricoprire un intero muro della casa mentre le Clematis ibride dai fiori grandi possono raggiungere un’altezza di due o tre metri. È consigliabile tenere all’ombra la terra in cui cresce la Clematis in modo che le radici non si riscaldino troppo. A tal fine la Clematis si può ad esempio combinare con fiori estivi o erbe aromatiche.

Anche le Parthenocissus sono piante rampicanti senza grandi esigenze e che sviluppano velocemente lunghi tralci. Grazie alla loro natura robusta e che necessita poche cure, le Parthenocissus sono molto apprezzate sia come fendifista che come decorazione delle facciate.

Offrono davvero molte possibilità! Una volta trovata la tua pianta rampicante preferita e adatta per il luogo cui sarà destinata, dovrai procedere con la messa a dimora sul tuo balcone.

Ecco come fare

Il vaso dovrebbe avere una grandezza adeguata alle dimensioni della spalliera. Un vaso sufficientemente grande favorisce una crescita veloce e rigogliosa. La spalliera viene stabilizzata con della terra nel vaso prima di mettere a dimora le piante. Se hai una ringhiera, puoi fissarvi la spalliera in modo che rimanga ben salda anche in caso di forti piogge o di vento.

I vasi di grandi dimensioni tendono ad accumulare acqua e per tale ragione il fondo viene riempito con uno strato di argilla espansa drenante alto circa 5-8 cm. Sopra l’argilla espansa si stende poi una striscia di tessuto non tessuto permeabile all’acqua, per evitare che il substrato si mescoli con l’argilla. Prima di riempire il vaso, il terriccio (universale o per piante da balcone) va smosso un po’ nel sacco. Poi si riempie il vaso fino a 10 cm dal bordo superiore.

Le piante rampicanti acquistate si mettono a dimora dopo aver rimosso con cautela il supporto utilizzato per la coltivazione e districato i tralci. I singoli tralci vanno poi fatti salire direttamente lungo la nuova spalliera e fissati con l’apposito materiale o con clip speciali.

 

Cura

La cura si limita all’innaffiatura regolare e alla rimozione dei fiori appassiti. I tralci eccessivamente lunghi vengono diretti continuamente verso l’alto sulla spalliera.

Annaffiare e concimare

La scorta di sostanze nutritive presenti nel terriccio è sufficiente per le prime tre settimane. Per favorire una crescita regolare e la produzione di molti fiori si può aggiungere fin dall’inizio un fertilizzante a effetto prolungato in prossimità delle radici. In alternativa, a partire dall’inizio di giugno si può mescolare una volta alla settimana del fertilizzante liquido all’acqua utilizzata per annaffiare le piante.

La quantità d’acqua necessaria dipende dal luogo in cui si trovano le piante e dalla loro varietà. Nei luoghi soleggiati e ventosi le piante rampicanti hanno bisogno di abbondante acqua. In quelli semiombreggiati si deve invece controllare l’umidità della terra prima di ogni innaffiatura, al fine di evitare ristagni d’acqua.

Le piante in inverno

Le piante rampicanti annuali come il Tropaeolum, la Thunbergia, l’Ipomoea, il Phaeseolus coccineus, la cicerchia odorosa e la Dipladenia muoiono ai primi geli. Le foglie secche vanno separate accuratamente dalla spalliera e la zolla di terra con le radici compostata. In inverno nei vasi vuoti si possono piantare specie a fioritura autunnale e invernale e sotterrare alcuni bulbi di fiori primaverili.

Le piante pluriennali come la Clematis, la Campsis radicans, la vite, le rose rampicanti, la Lonicera o il glicine trascorrono l’inverno nel vaso. In primavera germogliano nuovamente. La zona delle radici si può proteggere con foglie secche o rametti di abete. Le piante rampicanti sempreverdi come l’edera, l’Euonymus o la Lonicera sempreverde vanno innaffiate ogni tanto anche d’inverno quando la temperatura non scende sottozero.

Ora tocca a te! Ti auguro buon divertimento nel creare la tua spalliera di piante rampicanti.

Carmen

«Ciao, sono Carmen. Vivo con mio marito, due figli, un cane e un gatto in un paesino del Canton Turgovia. Sono un’architetta libera professionista e per bilanciare la mia vita professionale amo dedicare tempo al mio giardino. Dal 2008 documento sul mio blog di giardinaggio Ein Schweizer Garten la creazione e lo sviluppo di un giardino realizzato con le nostre mani. Devo essere nata con il pollice verde perché già da bambina mi prendevo cura di un’aiuola tutta mia. Trasmettere agli altri la gioia che provo con il giardinaggio mi rende felice.»

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