Giardinaggio sostenibile parte 2 – Parassiti

Afidi (o pidocchi delle piante), oidio, peronospera, lumache e formiche rendono spesso la vita difficile ai giardinieri. Con semplici ed ecologici rimedi casalinghi è possibile tenerli a bada in modo efficace e senza ricorrere a prodotti chimici.

Di Carmen

Età: 14 anni Onere: 3ore

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Dopo esserci liberati di tutte le piante infestanti nel primo articolo della serie sul giardinaggio sostenibile, in questo articolo ci dedichiamo ai parassiti che fanno altrettanto tribolare. Ti presento i parassiti più comuni e ti svelo come sbarazzartene in modo sostenibile, senza usare sostanze tossiche.

 

Limacce

Tutti i giardinieri lo sanno: quasi da un giorno all’altro le piantine di ortaggi appena messe a dimora vengono divorate, tranne qualche misero resto. Responsabili del disastro, all’inizio della primavera, sono spesso le limacce. Fortunatamente esistono alcuni semplici trucchi per tener lontano le lumache dai piantoni.

Per esperienza personale posso dire che il rimedio più efficace è l’anello anti-lumache. Si inserisce nel terreno un anello per ogni pianta, che rimane nell’aiuola fino a quando le lattughe sono abbastanza grandi da non poter più essere attaccate da una lumaca.

In alternativa si possono chiudere intere aiuole con una recinzione per lumache.

Anche la segatura sparsa intorno alle piantine giovani funge da barriera naturale ed è molto efficace. La lotta biologica è possibile anche con vermi microscopici (i nematodi). Aggiunti sotto forma di polvere diluibile all’acqua per l’innaffiatura sono da spruzzare sul terreno dove attaccano solo le lumache, le quali smettono di nutrirsi e muoiono. I nematodi si moltiplicano nelle lumache infestate da cui poi fuoriescono alla ricerca di nuovi animali ospiti. Per lombrichi, chiocciole, ricci, anatre e altri animali domestici, i nematodi sono completamente innocui.

Spesso si consiglia anche di cospargere le limacce di sale. Questo rimedio provoca però una morte molto lenta e crudele e sarebbe preferibile rinunciarvi nonostante le limacce non siano considerate una specie protetta.

Chi non prova ribrezzo per le lumache e ha tempo per un metodo più impegnativo, può raccoglierle alla sera e poi liberarle da qualche altra parte nella natura.

 

Afidi (o pidocchi delle piante)

Le colonie di afidi compaiono spesso all’improvviso sui germogli di rosa appena spuntati. Succhiano la linfa della pianta rendendo i germogli deformati e appiccicosi. Le formiche sono spesso il primo segnale di un’infestazione da afidi. Formiche e afidi sono infatti alleati: le formiche proteggono infatti le colonie di afidi dai possibili predatori perché ghiotte delle loro escrezioni zuccherine, la cosiddetta melata. Fra i predatori naturali degli afidi ci sono le larve di coccinella, le larve di crisopidi o i genitori degli uccellini che portano gli afidi nei nidi come cibo per i piccoli affamati. Chi non vuole aspettare che la natura provveda a combattere l’infestazione può ricorrere a rimedi casalinghi.

Diversi metodi per la lotta agli afidi

Getto d’acqua con il tubo per l’irrigazione del giardino

Prendi in mano i germogli uno a uno e lava via gli afidi con un getto d’acqua di media intensità.

Asportazione manuale

Mettiti un paio di guanti monouso e togli o schiaccia gli afidi con le dita.

Sapone in pasta

Prepara una soluzione di sapone in pasta con 1 litro d’acqua e 20-30 grammi di sapone. Quindi, utilizzando un flacone spray, spruzzala uniformemente sugli afidi. Questo trattamento va effettuato una volta alla settimana fino a quando non vedi più nuovi pidocchi delle piante.

Brodo di ortica

Il brodo di ortica contro gli afidi si prepara nel rapporto 1:10, cioè 1 kg di ortiche in 10 litri d’acqua. Il brodo deve rimanere in infusione da 12 a 24 ore, poi deve essere utilizzato immediatamente, poiché solo il brodo fresco è efficace contro i parassiti, diversamente dal macerato liquido di ortiche, che viene lasciato fermentare in un contenitore 2 settimane al massimo per produrre il fertilizzante. Approfondisci questo argomento nella terza parte della nostra serie sul giardinaggio sostenibile.

Larve di coccinella / Larve di crisopidi

L’uso di organismi utili sulle piante infestate è molto efficace.  Le larve di coccinella divorano 100 o più parassiti al giorno e vengono applicate miratamente sulle piante infestate. Puoi acquistare gli organismi utili da Do it + Garden compilando l’apposita scheda. Li riceverai direttamente dal produttore.

 

Formiche nei vasi

Le formiche si orientano in base all’odore delle compagne. Le sostanze naturali molto profumate, come il limone o l’essenza di aceto, mascherano la loro scia olfattiva disorientandole. Per tenere lontano le formiche, si può spruzzare intorno ai vasi una sorta di anello di demarcazione con essenza di aceto diluita.  Questa operazione deve essere ripetuta regolarmente, tenendo d’occhio le condizioni meteo. È meglio rinunciare a questo metodo per i vasi su terreni delicati, per non danneggiare il terreno.

Anche la scorza di limone strofinata o i fondi di caffè allontanano i fastidiosi animaletti con il loro profumo: vale sicuramente la pena provare.

In caso di una forte infestazione di formiche, è meglio rinvasare subito le piante, pulire accuratamente il vaso e riempirlo di nuovo con terriccio fresco.

 

Cocciniglie o cocciniglie cotonose

Un’infestazione da cocciniglia è spesso molto fastidiosa, perché quando si notano le prime foglie appiccicose, i parassiti si sono già diffusi e moltiplicati. Quando succhiano la linfa, le cocciniglie e le cocciniglie cotonose secernono sostanze tossiche, molto dannose per le piante indebolite. La prima misura consiste nel separare la pianta infestata dalle altre per evitare che l’infestazione si diffonda.

Efficace, ma richiede tempo, la raccolta con le pinzette. I parassiti vanno poi schiacciati su un pezzo di carta e gettati nei rifiuti domestici. Sotto l’involucro protettivo delle femmine di cocciniglia si nascondono spesso dei piccoli che durante la raccolta si liberano, aggravando spesso il problema. Nelle settimane successive al trattamento è meglio controllare quotidianamente se sono visibili nuove cocciniglie e raccoglierle.

In alternativa, passa sui gusci delle cocciniglie un bastoncino d’ovatta imbevuto di alcol. L’alcol scioglie il guscio che serve da scudo e fa morire la cocciniglia.

La pianta infestata può anche essere spruzzata con una miscela di 30 ml di sapone di Marsiglia, 30 ml di spirito da ardere e 2 litri d’acqua. L’ideale è ripetere questa operazione dopo qualche giorno e controllare regolarmente se ci sono nuove infestazioni.

Se le piante infestate sono molte, per esempio in un giardino d’inverno, è opportuno utilizzare gli icneumonidi, per esempio il «Metaphycus flavus».

 

Oidio

L’oidio non è un parassita, bensì un fungo che provoca una delle malattie più comuni delle piante da giardino ed è riconoscibile dalla patina bianca e farinosa. Si distingue tra oidio e peronospora. L’oidio è chiamato anche «fungo del bel tempo» perché si manifesta spesso in estate con clima secco e caldo. Le spore bianche del fungo si trovano principalmente sulla pagina superiore delle foglie. La peronospora, invece, predilige un clima umido sui 15-20 °C ed è quindi chiamata anche «fungo del maltempo», riconoscibile dalla patina grigiastra sulla pagina inferiore delle foglie.

Nelle fasi iniziali l’oidio può essere trattato efficacemente con una miscela di acqua e latte nel rapporto 9:1 (9 dl di acqua, 1 dl di latte). I batteri lattici presenti nel latte impediscono l’ulteriore diffusione del fungo. Le piante colpite vanno spruzzate con la miscela e il trattamento deve essere ripetuto dopo una settimana e dopo 14 giorni. In presenza di peronospora, le parti della pianta colpite vanno rimosse e gettate nei rifiuti domestici.

Carmen

«Ciao, sono Carmen. Vivo con mio marito, due figli, un cane e un gatto in un paesino del Canton Turgovia. Sono un’architetta libera professionista e per bilanciare la mia vita professionale amo dedicare tempo al mio giardino. Dal 2008 documento sul mio blog di giardinaggio Ein Schweizer Garten la creazione e lo sviluppo di un giardino realizzato con le nostre mani. Devo essere nata con il pollice verde perché già da bambina mi prendevo cura di un’aiuola tutta mia. Trasmettere agli altri la gioia che provo con il giardinaggio mi rende felice.»

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