Giardinaggio sostenibile parte 1 – piante infestanti

Ecco che rispuntano di nuovo, inesorabilmente: ogni anno vorrei che i miei fiori crescessero con la stessa velocità delle erbacce o, più propriamente, delle "piante infestanti". A prescindere da come le si voglia chiamare, le erbacce nelle aiuole o nei campi sono fastidiose e impediscono la crescita delle tue piante. Puoi tranquillamente lasciare da parte i diserbanti chimici. Infatti, con i nostri consigli sostenibili il tuo giardino tornerà a essere libero da erbacce in men che non si dica.

Di Carmen

Età: 14 anni Onere: 3ore

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Il miglior periodo per liberarsi delle erbacce è la primavera, durante la fase di crescita delle piante. Le possibilità a disposizione sono varie, a seconda del luogo in cui si trovano le piantine indesiderate o delle dimensioni della superficie da trattare. Diamo un’occhiata ravvicinata ai metodi sostenibili più comunemente utilizzati per giardini, terrazzi, piazzali e sentieri di ghiaia.

 

Rimuovere le piante infestanti in giardino

Rimedi casalinghi

I rimedi casalinghi come versare acqua bollente sulle erbacce o nebulizzarle con essenza di aceto sono utili per liberarsene. Provali se hai un giardino piccolo o se le piante infestanti da combattere sono poche.

Per le superfici grandi e molto infestate da erbacce è meglio ricorrere a strumenti professionali.

Estirpatore

Le erbacce con radici profonde e foglie larghe come il tarassaco, la piantaggine maggiore o l’acetosa possono essere rimosse velocemente e senza troppa fatica con un estirpatore. Con un paio di sarchiature a inizio primavera non occorrerà più fare nulla per parecchio tempo.

Per la maggior parte dei lavori basta un comune estirpatore. Per proteggersi la schiena, in alternativa, consiglio un estirpatore telescopico. Grazie al meccanismo brevettato, le pinze affondano nel terreno in profondità ed estraggono il tarassaco insieme alla sua radice a fittone.

Pacciame: la natura insegna

Effettuando pacciamature periodiche con materiale organico le aiuole vengono risparmiate dalle erbacce: senza luce i semi nella terra non riescono a germogliare. Le pacciamature regolari evitano faticose sarchiature, stimolano la vitalità del terreno e proteggono la terra dall’evaporazione. Occorrerà così annaffiare molto meno.

Prima di pacciamare è necessario liberare l’aiuola dalle erbacce. Infatti, la girardina silvestre, il convolvolo, la gramigna e l’equiseto dei campi non si lasciano facilmente impressionare da uno spesso strato di pacciame.

Come materiale di pacciamatura si può utilizzare lo sfalciato, il fogliame autunnale, la corteccia di pino o di larice. Prima di applicare il pacciame di corteccia conviene concimare il terreno con trucioli di corno. Sussiste infatti il pericolo che, nel processo di decomposizione del pacciame, i microorganismi depauperino la terra di azoto e che quindi le piante ne risentano. Il pacciame composto da canna cinese si decompone senza alterare il terreno e non necessita di una concimazione supplementare con fertilizzante azotato.

Nel distribuire lo strato di pacciame occorre stabilire quale sia lo spessore necessario. A seconda del materiale scelto per la pacciamatura, consiglio gli spessori seguenti:

  • sfalciato: 1-2 cm
  • pacciame di corteccia: 2-5 cm
  • corteccia di pino o di larice: 2-5 cm
  • pacciame di giunco: 2-5 cm

In caso di dubbio, distribuire meno pacciame, potrai aggiungerne altro successivamente, se necessario.

Tessuto anti-infestanti

Devo ammettere che non sono una grande fan del tessuto anti-infestanti perché mi limita troppo nella lavorazione del terreno, nella sua cura e nella riorganizzazione spontanea dell’aiuola. Ci sono però alcuni ambiti in cui è molto pratico e in cui, quindi, lo utilizzo.

Si tratta di un tessuto (o di una pellicola) speciale impermeabile alla luce ma permeabile all’aria e all’acqua. Si può applicare a nuovi prati, orti e zone difficilmente accessibili del giardino, come le aree sotto le siepi e i cespugli.

In caso di forti infestazioni di girardina silvestre, equiseto dei campi o convolvolo è necessario rimuovere tutte le radici prima della posa del tessuto, altrimenti le radici residue continueranno a crescere sotto il tessuto e le piante rispunteranno da qualche altra parte. Con la messa a dimora delle piante occorre aspettare un anno per eliminare le erbacce a radice che rispuntano. Dopo la posa del tessuto, nel punto della messa a dimora viene praticato un taglio a croce con un coltello e inserita la nuova pianta. Per assicurare una maggiore durata del tessuto e un aspetto più gradevole, la superficie dell’aiuola viene poi coperta con uno strato di pacciame. Con gli arbusti eventualmente ricevuti in omaggio da conoscenti occorre prestare attenzione. Spesso le radici sono contaminate. Prima della messa a dimora occorre scuotere bene le radici dell’arbusto oppure mettere la zolla con le radici in un secchio d’acqua e liberarla dalle radici di gramigna, convolvolo o girardina silvestre.

Piante tappezzanti

Il metodo più semplice per eliminare le erbacce dall’aiuola è quello di utilizzare piante tappezzanti, che, grazie alla loro coltre spessa e duratura, impediranno alle malerbe di germogliare.

A seconda della posizione è possibile utilizzare epimedio, waldsteinia, euforbia giapponese, sedum, gerani, floghi, orecchie d’agnello, asperula o pervinca minore.

Sarchiatore

Il sarchiatore Multistar è sempre il mio attrezzo preferito. Sradica in modo rapido ed efficiente le piante infestanti, che possono poi decomporsi nella terra, a patto che non ci siano semi. Il lavoro manuale è così semplice che lo si fa spesso e volentieri.

 

Rimuovere le piante infestanti su piazzali e terrazzi

Raschiatore per giunti

I raschiatori per giunti sono adatti per le fughe delle piastrelle di terrazzi o di piazzali. Si infila il rebbio piegato nella fuga e lo si tira verso di sé. Le erbacce restano bloccate e possono essere così rimosse. Per stare comodi e proteggere le ginocchia mentre si lavora consiglio di usare un apposito cuscino.

Bruciatore

Il modo più efficiente per diserbare le superfici grandi come quelle di piazzali, entrate o terrazzi è utilizzare bruciatori a gas. La manutenzione è oltremodo semplice, la fiamma viene puntata per due-tre secondi verso le erbacce e non occorre che le piante brucino completamente. Quando le foglie si scuriscono le proteine si sono coagulate e le pareti delle cellule si sono aperte. La respirazione cellulare si arresta immediatamente, la pianta muore e i semi perdono la capacità di germinare.

Dopo qualche giorno la pianta infestante si è completamente essiccata e può essere tolta, se necessario. Le piante con foglie piccole vengono distrutte già con il primo trattamento, mentre quelle più grandi e quelle con radici più profonde devono ricevere diversi trattamenti intervallati da brevi pause.

I bruciatori non vanno mai utilizzati nelle aiuole e nelle aree sotto cespugli e siepi. Il materiale organico sul terreno prende fuoco facilmente e può provocare un incendio!

 

Rimuovere le piante infestanti sui sentieri di ghiaia

I sentieri di ghiaia non danno più lavoro dei piazzali lastricati. Con i sarchiatori oscillanti si “oscilla” sulle superfici in modo uniforme e senza esercitare una forte pressione. Si lavora senza pressione per non rompere la struttura sottostante e per non mescolare con la copertura di ghiaia. Le erbacce strappate possono poi essere raccolte con un rastrello per fogliame e quindi smaltite. In alternativa, anche in questo caso è possibile utilizzare un bruciatore.

Se per motivi di salute o per mancanza di tempo non si è provveduto a estirpare le erbacce per un certo periodo, si dovrà investire un po’ di tempo perché torni a essere un compito facile da svolgere. Le erbacce che hanno diffuso i propri semi sopravvivono molti anni nel terreno e germogliano non appena ricevono luce a sufficienza.

Se però si sarchia, si effettua la pacciamatura oppure la diserbatura termica con regolarità, le piante infestanti non prenderanno mai il sopravvento. Allora mettiamoci al lavoro!

Carmen

«Ciao, sono Carmen. Vivo con mio marito, due figli, un cane e un gatto in un paesino del Canton Turgovia. Sono un’architetta libera professionista e per bilanciare la mia vita professionale amo dedicare tempo al mio giardino. Dal 2008 documento sul mio blog di giardinaggio Ein Schweizer Garten la creazione e lo sviluppo di un giardino realizzato con le nostre mani. Devo essere nata con il pollice verde perché già da bambina mi prendevo cura di un’aiuola tutta mia. Trasmettere agli altri la gioia che provo con il giardinaggio mi rende felice.»

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Un commento

  1. Michela 04.05.2023 um 16:03

    Molto interessante

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