Appendiabiti con funzione di divisorio

Un bell'appendiabiti che fa anche da divisorio degli ambienti: forse è proprio ciò che manca nel tuo appartamento. Con le nostre istruzioni puoi costruire facilmente l'appendiabiti con doppia funzione, senza dover utilizzare viti o altri elementi di giunzione in metallo.

Di Lukas

Età: 13 anni Onere: 2ore

Occorrente

  • 4 listelli piallati
  • 3 listelli tondi piallati, ø 25 mm
  • 1 tavola di legno tagliata su misura (1215 x 485 x 19)
  • 2 fogli di carta abrasiva resistente all’acqua Color Expert 230 x 280 mm, K180
  • 1 matita
  • 1 colla per legno
  • 1 seghetto alternativo Lux 750
  • 1 trapano avvitatore Lux 18 Li-2
  • 1 metro pieghevole
  • 1 punta fresatrice piatta kwb PROFI, ø 25 mm
  • 1 set per forature e tasselli, 31 pz., ø 6 mm
  • 1 scatola di chiavi a brugola LUX-TOOLS Classic 8 pz.

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Ecco come fare

L’altezza dell’appendiabiti di circa 150 cm è stata definita in modo tale da permettere di appendere anche cappotti lunghi. Nel determinare la larghezza si deve tuttavia tener conto dello spazio disponibile o del numero di vestiti che si desidera appendere. Se il tuo appendiabiti dovrà essere più largo o più stretto del mio, puoi modificare liberamente la lunghezza dei listelli tondi e la lunghezza del ripiano per le scarpe.

Con il seghetto alternativo ho tagliato i listelli squadrati e tondi nella giusta lunghezza: 174 cm i quattro listelli squadrati, 130 cm i due listelli tondi inferiori e 126 cm il listello tondo superiore.

L’estremità dei listelli squadrati che poggerà sul pavimento dev’essere tagliata in modo obliquo con un’inclinazione di 8 mm per garantire una buona stabilità dell’appendiabiti.

Ho quindi levigato tutti gli angoli e le superfici dei listelli con una carta abrasiva (grana 180). Si evita così che le schegge di legno possano danneggiare i propri vestiti preferiti.

Poi ho disegnato sui quattro listelli squadrati la posizione dei fori secondo il seguente schizzo:

Dopodiché ho praticato i fori in 2 dei 4 listelli, più precisamente nei due listelli che si troveranno all’esterno, a destra e a sinistra.

Per fare ciò ho utilizzato il limitatore della profondità di foratura accluso al set di punte e tasselli per forature. In questo modo si può determinare la profondità massima di foratura. Ho impostato una profondità di circa 17 mm. Più tardi i fori e i tasselli incollati non saranno più visibili.

Poi ho inserito in ciascun foro una punta per marcature e ho cercato di centrare sull’altro listello i punti segnati con la matita (facendo attenzione a utilizzare il listello corrispondente esatto). Con l’aiuto di tali incisioni ho praticato anche gli altri fori. Il vantaggio di questa procedura è che permette di ottenere fori perfettamente sovrapponibili.

Poi ho distribuito della colla per legno nei fori e vi ho inserito a pressione i tasselli che dovranno tenere insieme i due listelli. I supporti a X sono pronti.

Con l’aiuto del seguente schizzo ho segnato la posizione dei fori per la stanga appendiabiti e per i listelli tondi su cui poggerà il ripiano per le scarpe e ho praticato i fori con la punta fresatrice piatta. Un consiglio: se come base di appoggio per le forature si utilizza una tavola di legno, i fori di uscita saranno molto più netti e precisi.

Infine bisogna solo incollare i tre listelli tondi ai supporti a X. Per il montaggio mi sono fatto aiutare da un amico. Mentre uno tiene fermi i supporti laterali, l’altro incolla e allinea esattamente l’appendiabiti.

Da ultimo si colloca il ripiano per le scarpe sui listelli tondi inferiori. Grazie al suo peso, la tavola di legno è sufficientemente stabile e non è necessario fissarla ulteriormente.

Il mio prototipo si è già dimostrato molto utile e soddisfa perfettamente la sua doppia funzione di appendiabiti e di elemento divisorio. Mi farebbe molto piacere se il mio progetto fosse fonte di ispirazione anche per alcuni di voi e sarei lieto di conoscere le vostre opinioni, proposte di miglioramento ed esperienze.

Lukas

«Ciao, sono Luki. Da appassionato del fai da te riparo e costruisco un po’ di tutto per i miei conoscenti e anche per me stesso. Da quando ho iniziato lo studio dell’ingegneria gestionale, lo faccio con frequenza sempre maggiore per arrotondare le limitate risorse finanziarie di cui dispongo. Ciò che preferisco è creare qualcosa di nuovo con vecchi oggetti non più utilizzati. Oltre ai lavori di upcycling, realizzo anche molti progetti in legno, metallo e con tutto ciò che mi passa tra le mani.»

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