Kokedama

I kokedama al momento sono molto in voga: li si vede un po' ovunque, penzolanti dal soffitto o appoggiati su un tavolino da salotto. È incredibile, ma queste belle sfere di muschio si possono realizzare abbastanza facilmente con le proprie mani! Ci ho provato per te e ti illustro come puoi creare la tua piantina decorativa in quattro semplici passi.

Di Madelaine

Età: 12 anni Onere: 1ore

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“Kokedama”: l’hai già sentito ma non hai mai capito di che si tratta? Anche per me era così. Il termine “Kokedama” viene dal giapponese ed è composto dalle parole “koke” (muschio) e “dama” (palla). E questa è già una descrizione piuttosto precisa delle graziose piantine decorative fai da te. La tecnica per ricoprire di muschio la zolla di terra delle piante e legarla con del filo metallico in modo decorativo fu inventata 500 anni fa in Giappone e da qualche tempo è sempre più apprezzata anche da noi. Queste splendide decorazioni fanno un bel figurone in ogni casa e sono – incredibile ma vero – abbastanza facili da realizzare! Perciò ci ho provato anche io. Ma attenzione, è un lavoro molto “sporco” (chi non sopporta di sporcarsi le mani dovrebbe indossare dei guanti da giardinaggio)!

Proverò due varianti: il kokedama da appoggiare su un bel sottovaso in salotto e uno da appendere. A parte la sospensione, per il resto la procedura è identica. Io mi sono procurata un paio di bromelie e una bella felce a corna di cervo (Platycerium) perché mi piacciono tantissimo da inserire nei kokedama. In linea di principio puoi realizzare un kokedama con tantissime piante. Sono adatte per esempio le begonie, le felci, i pothos (Epipremnum), i falangi (Chlorophytum), le peperomie, le orchidee e appunto le bromelie.

A parte il terriccio per piante d’appartamento e il filo metallico per fiori, mi sono procurata il materiale – ovvero del bel muschio verde per rivestire la palla – direttamente nel bosco. Inoltre uso le piantine di mia scelta e una ciotola.

Ecco come fare

1° passo: mischiare la massa di terra e muschio

Prima tagliuzzo una parte del muschio nella ciotola e aggiungo il terriccio in esubero della pianta d’appartamento, così la posso riutilizzare per il kokedama. Se necessario aggiungo ancora un po’ di terriccio per piante d’appartamento.

Poi bagno la massa con una spruzzata di acqua e infine mischio e impasto il tutto finché si attacca bene insieme e si lascia modellare. Io ho aggiunto anche un po’ di terriccio del mio giardino, perché è piuttosto argilloso e ho pensato che sicuramente non sarebbe male per la consistenza della miscela di terra. In corso d’opera mi sono però accorta che funziona bene anche senza (ma comunque male non fa).

 

2° passo: inserire la pianta

Ora avvolgo le radici della mia pianta nella massa di terra e la modello formando una palla (è molto rilassante, un po’ come lavorare l’argilla, la plastilina o un impasto!). Quanto debba essere rotonda e grande è una questione di gusti, ma sicuramente la cosa più semplice è fare una palla che può essere comodamente modellata con le due mani.

 

3° passo: avvolgere la palla

In seguito la palla viene ricoperta di muschio e avvolta nello spago o nel filo metallico. Io ho scelto diversi fili metallici dorati da fioristi, perché a casa nostra si abbinano perfettamente con diversi altri accenti del medesimo colore.

 

4° passo: mettere in bella mostra il kokedama

I due kokedama con le bromelie li ho collocate semplicemente su un bel sottovaso in ceramica.

Per il kokedama con la felce a corna di cervo ho tagliato tre pezzi di spago di iuta, li ho intrecciati con un po’ di filo metallico, li ho annodati e ho sistemato la palla di muschio sopra il nodo. Al soffitto ho fissato un gancio dorato che si abbina bene col filo metallico e vi ho appeso il mio vaso pensile naturale. Anche tanti kokedama appesi a diverse altezze sono bellissimi da vedere e sono un vero e proprio giardino pensile per il tuo appartamento!

Tra l’altro puoi anche decorare i kokedama come più ti piace. Nella tradizione classica non lo si faceva, ma dare un’impronta personale a un’opera realizzata con le proprie mani è sempre bello. Puoi usare spaghi colorati o applicazioni decorative come perle o pietruzze di vetro: dai libero sfogo alla tua creatività oppure lascia i kokedama nella loro forma più tradizionale, come preferisci.

Il modo più semplice per annaffiare un kokedama è fargli un bagno nell’acqua una o due volte alla settimana (a seconda di quanto rapidamente si asciugano; maggiori informazioni in merito nell’articolo sul tema bottom watering e poi lasciarlo sgocciolare brevemente. Se la tua piantina sta bene e dopo qualche mese le radici cominciano piano piano a crescere fuori dalla sfera, è ora di piantarla in un vaso e, come farò io, di metterti all’opera per realizzare altri kokedama!

Madelaine

«Buongiorno! Mi chiamo Madelaine (o abbreviato Maid) e vivo con il mio partner e il nostro gatto in Argovia. Da oltre quattro anni coltivo, più o meno di nascosto, piante in casa. Così nel frattempo ho realizzato una piccola giungla di oltre 100 piante di cui dò notizia quasi quotidianamente sul mio canale Instagram @maidmagpflanzen scambiando esperienze e opinioni con altri amanti delle piante.»

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