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Individualismo luminoso in cemento

Ti presentiamo come realizzare in modo semplice, in poche ore e con poco lavoro una lampada in cemento fai da te. Dai libero sfogo alla tua creatività e al tuo individualismo!

Di Andreas & Carole

Età: 12 anni Onere: 1.0ore
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Le abbiamo ripetutamente viste su Instagram & co. È quindi giunto il momento di realizzare la nostra propria lampada in cemento. Vedrai che in realtà non è così difficile. E se si seguono le regole base del lavoro con l’elettricità, non è neanche pericoloso!

Lista del materiale

  • Cemento (per una lampada ne abbiamo utilizzato 2 kg)
  • Secchio
  • Scaffale per il vino in polistirolo
  • Guanti in lattice
  • Telo di protezione
  • Nastro adesivo isolante
  • Portalampada E27
  • Cavo tessile / prolunga
  • Lampadina a LED E27

Macchinari / attrezzi

  • Cazzuola da muratore
  • Seghetto
  • Taglierino
  • Pinza spelafili
  • Tronchese a taglio laterale
  • Cacciavite (a intaglio)

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Istruzioni

Fase 1: collegare il portalampada

Descrivere in modo preciso le singole fasi di lavoro è un po’ difficile, ma puoi seguire le immagini passo dopo passo. Assicurati di eseguire l’installazione elettrica con cura. In caso di dubbi, ti consigliamo di rivolgerti a un esperto elettricista. Insieme è più facile!

Per la nostra lampada in cemento abbiamo utilizzato un cavo di prolunga in materiale tessile. Ma la procedura è quasi uguale anche utilizzando un altro tipo di cavo. Prima di tutto è necessario tagliare la presa del cavo servendoti del tronchese a taglio laterale. Assicurati di tagliare l’estremità corretta. Quindi il rivestimento tessile viene rivolto all’indietro di circa 3 cm e fissato con un pezzo di nastro adesivo isolante. Ora questi 3 cm del rivestimento del cavo possono essere rimossi, il che lascia esposti i tre fili ancora isolati.

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Tagliare con la pinza spelafili circa 1 cm dell’isolamento di tutti e tre i fili e, con le dita, piegare leggermente ognuno dei fili esposti. Quindi inserire il cavo nella parte posteriore del portalampada.

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Ora i singoli fili vengono fissati nel punto giusto della base del portalampada. Il filo giallo-verde (filo di terra) al centro, il filo marrone (fase) a sinistra e il filo blu (neutro) a destra. Dopo il fissaggio, la base può essere tirata verso la parte inferiore del portalampada, sulla quale va quindi avvitata la parte superiore.

Una volta montata la base, verifichiamo che tutto sia stato assemblato correttamente. A tale scopo avvitiamo una lampadina e colleghiamo la spina alla presa elettrica. Se la lampadina si accende, vuol dire che è tutto a posto. Scolleghiamo la spina dalla presa elettrica e svitiamo la lampadina.

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Fase 3: isolare il portalampada

Per evitare che il cemento penetri nel portalampada, è necessario isolare quest’ultimo con cura. Il modo migliore per farlo è utilizzare una buona quantità di nastro isolante. Anche la parte superiore del portalampada, cioè lì dove verrà avvitata la lampadina, deve essere accuratamente isolata. In questo caso vale la regola: «più è il nastro adesivo, meglio è».

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Fase 4: preparare lo stampo

Per lo stampo abbiamo utilizzato una parte dello scaffale per il vino in polistirolo. Naturalmente è possibile utilizzare anche qualcos’altro. L’importante è che lo stampo si stacchi facilmente dal cemento. Ritagliamo un segmento dello scaffale per il vino e prendiamo le misure dell’altezza che dovrà avere la lampada (almeno quanto la lunghezza del portalampada e un paio di centimetri in più per il cavo).

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Ora riportiamo le misure sullo stampo in polistirolo, tagliandolo all’altezza corretta. A proposito: va utilizzata la parte «a coppa», cioè quella con il fondo.

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Lo stampo dello scaffale per il vino è perfetto perché dispone di un’apertura laterale. Inseriamo il cavo in questa apertura in modo che il portalampada si venga a trovare all’interno dello stampo.

Isoliamo quindi quanto meglio possibile l’apertura laterale con il nastro isolante.

Poi fissiamo il portalampada con un’asticella o un bastoncino al centro della parte cava dello stampo, in modo allineato al bordo del polistirolo. Ora siamo pronti per la cementazione.

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Passo 5: cementare

Avevamo calcolato una quantità di cemento fin troppo piccola e siamo dovuti tornare in negozio. Quindi: meglio acquistare cemento a sufficienza perché una volta toccato non si può tornare indietro.

Consigliamo inoltre di lavorare con il cemento sempre su un tavolo da officina coperto o sul pavimento. Può infatti accadere che il cemento schizzi.

Mescolare bene l’acqua e il cemento fino a ottenere una massa omogenea.

Quindi riempire lo stampo facendo molta attenzione (meglio se in due). Mentre viene riempito, si consiglia di agitare delicatamente e ripetutamente lo stampo in modo da distribuire bene il cemento ed evitare che si formino bolle. Il portalampada dovrebbe sporgere leggermente dal cemento. Controllare ancora una volta che non vi siano perdite di cemento, poi lasciare asciugare.

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Fase 6: rifinire

La sera successiva il cemento ci sembra sufficientemente asciutto e rimuoviamo lo stampo. Con il taglierino tagliamo il polistirolo su più lati fino a rompere lo stampo. Dal momento che la massa non è ancora completamente asciutta, per evitare graffi sgradevoli si dovrebbe cercare di non tagliare anche il cemento.

Quindi rimuovere il nastro adesivo isolante con il taglierino lungo il bordo del portalampada.

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Infine levighiamo le zone irregolari con della carta abrasiva (con grana da 80 o 120).

È probabile che dopo 24 ore il cemento sia ancora leggermente umido. Lasciamolo quindi indurire in modo che sia completamente asciutto. Nel nostro caso ci sono voluti 4 giorni.

Avvitare la lampadina, accenderla ed ecco che la lampada in cemento è pronta.

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Buon divertimento con la costruzione!

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Andreas & Carole

«Ciao, siamo Andreas e Carole. Ci dilettiamo a ideare e realizzare diversi progetti fai da te. Infervorati della passione per il DIY, nel nostro laboratorio in affitto Buitig assistiamo altri amanti del fai da te nella realizzazione dei loro progetti DIY. Grazie a Do it + Garden, nell'ambito di tanti bei progetti abbiamo potuto condividere i nostri consigli anche con questi patiti del fai da te.»

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